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PATOLOGIE- Carcinoma della vescica
 

Epidemiologia
Secondo le statistiche, il carcinoma della vescica è il quarto tumore più frequente nella popolazione maschile e il nono in quella femminile. Negli Stati Uniti ci sono circa 50000 nuovi casi all'anno. Il rapporto uomo:donna è di 4:1 ed è raro nelle persone al di sotto dei 40 anni.

Eziopatogenesi
Come per molti altriLe vie escretrici, la vescica e l'uretra (fig.1) tumori, non è ancora perfettamente conosciuto il meccanismo di sviluppo del tumore della vescica. Sicuramente è comunque dimostrato un nesso importante tra il fumo di sigaretta e questo tumore. L'aumento di questa neoplasia, anche nella popolazione femminile, è correlato alla diffusione del fumo di sigaretta. Numerose altre sostanze, in particolare certi coloranti,sembrano implicate nella genesi di tale tumore. Non si è ancora chiarito il ruolo di altre sostanze quali il caffè e la saccarina.

Le vie escretrici, la vescica e l'uretra (fig.1) sono rivestite dal cosiddetto "epitelio di transizione" . Questo rivestimento continua a generare nuove cellule durante tutta la vita. Tuttavia in taluni casi questa crescita epiteliale diventa incontrollata generando il tumore.

La crescita del tumore può essere fig 3fig 2superficiale (fig. 2) quando esso si sviluppaverso il lume vescicale o infiltrante (fig. 3) quando si sviluppa all'interno della parete della vescica.
Il tumore superficiale (polipo o papilloma vescicole) può essere trattato in modo conservativo mediante resezione endoscopica. Ha solitamente una tendenza a recidivare nel corso del tempo, anche a distanza di anni e a manifestarsi in punti differenti della vescica o delle vie escretrici e ciò comporta la necessità di terapie e controlli endoscopici per diversi anni. Solo in una piccola parte dei casi (10%), questi tumori vanno in progressione infiltrando la parete vescicale.
Il tumore infiltrante, maggiormente aggressivo, richiede, nella maggioranza dei casi, una terapia più impegnativa sino all'asportazione completa della vescica (cistectomia) e alla sua ricostruzione.

Sintomi
Il principale segno del tumore vescicale è il riscontro di macroematuria (sangue visibile nell'urina ad occhio nudo). Molto spesso questo è l'unico segno della neoplasia, anche se può essere presente in altre patologie urinarie, come la calcolosi o le infezioni. Saltuariamente i pazienti possono anche avere disturbi minzionali di tipo irritativo quali l'aumento di frequenza minzionale o il bruciore minzionale.

Diagnosi
La presenfig 4za di sangue nelle urine richiede una serie di accertamenti indispensabili per escludere la presenza di un tumore delle vie escretrici.
Tali esami sono rappresentati da:

ecografia (fig.4): permette di esplorare facilmente i reni, la via escretrice se dilatata e la vescica, identificando spesso la causa della macroematuria (calcolo, neoplasia…).

fig 5

esame citologico delle urine (fig.5): permette di evidenziare la presenza di cellule tumorali o atipiche che si possono staccare dal tumore vescicale.
fig 6

Urografia (fig. 6): esame che permette, con l'introduzione di un mezzo di contrasto in una vena, la rapida visualizzazione di tutto l'apparato urinario mediante delle radiografie. La mancata opacizzazione di una parte dell'apparato urinario è fortemente sospetta per una neoplasia.

cistoscopia: indagine endoscopica che permette di vedere direttamente all'interno della vescica. Anche se numerosi tumori sono diagnosticati con le indagini precedenti, questo esame è indispensabile per una conferma della diagnosi.

Ureteroscopia: indagine endoscopica che permette di esplorare l'uretere, la pelvi e calici renali.

Trattamentofig 7
Nel corso della cistoscopia o dell'ureteroscopia, viene solitamente eseguita, in anestesia periferica o generale, una resezione delle neoformazioni o delle aree sospette per tumore mediante elettroresettore (fig. 7) o laserizzazione. Il tessuto prelevato viene esaminato dall'anatomo-patologo che lo valuterà al microscopio e ne fornirà il Grado di malignità e lo Stadio di infiltrazione della parete vescicale.

Tumore superficiale della vescica
La prima cura di questo tumore è la sua asportazione mediante resezione endoscopica (TUR-B). Se le caratteristiche del tumore fanno presupporre una tendenza alla recidiva verrà eseguito un trattamento aggiuntivo mediante instillazione di farmaci che mio o immuno-terapici all'interno della vescica allo scopo di impedire o limitare la crescita di nuovi tumori. È necessario sottoporre i pazienti a cistoscopia di controllo con cadenza trimestrale o semestrale, almeno nei primi anni, per poter individuare precocemente e quindi resecare eventuali recidive.

Tumore infiltrante della vescica
Nei casi in cui il tumore infiltra la parete muscolare della vescica è indispensabile eseguire un intervento di cistectomia radicale (asportazione della vescica, della prostata e delle vescichette seminali). Il miglioramento delle tecniche chirurgiche ha permesso, negli ultimi anni, di poter costruire una neo-vescica, utilizzando un tratto di intestino, mediante la quale il paziente può urinare per le vie naturali (uretra). Inoltre le cosiddette tecniche nerve-sapring (risparmio dei nervi) hanno permesso di limitare l'impotenza sessuale dopo questo intervento.

Tumore superficiale dell'alta via escretrice
I tumori di grado 1 e 2 possono essere trattati conservativamente mediante resezione endoscopica o laserizzazione. Verrà eseguito un trattamento aggiuntivo nei casi in cui ci sia un alto rischio di recidiva. I pazienti verranno sottoposti a periodici controlli uretero-renoscopici.

Tumore infiltrante dell'alta via escretrice o di grado 3
È necessario in questi casi procedere all'asportazione completa del rene e della via escretrice colpita.

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